Care amiche e amici, buongiorno.
E che sia veramente un bel giorno, che sia un giorno lontano dal virus, da tutte le angosce che abbiamo avuto; un giorno sereno e felice, in cui ci si possa occupare di noi e solo di noi.
Vorrei parlarvi di un particolare della bellezza, una cosa che di solito viene un po’ tralasciata, viene affidata a chi di noi è un po’ più pratico (non tutti, devo dire) ma che invece ha un suo significato: quando incontriamo un’altra persona non la guardiamo mai direttamente negli occhi, perché la imbarazzeremmo, la metteremmo in difficoltà ma siamo abituati, invece, a stare un po’ così e quando stiamo così qual è la parte che si nota di più? Gli zigomi, che spesso sono scivolati verso il basso e la linea mandibolare, che dovrebbe costituire una linea netta di divisione tra il volto e il collo, spesso invece diventa un’unica parete con il collo; non sono belle queste cose, perché se lo zigomo è sceso e se la linea mandibolare non è netta, tutto questo ci dà l’idea di una parete un po’ crollata, che quindi dobbiamo ricostruire.
Ma come facciamo? Ve lo dico in due parole: negli zigomi si inietta una combinazione di filler, cioè un filler statico, che serve per fare la base e che è un po’ più duro, e un filler dinamico, che è più morbido e che ci da la sofficità del tessuto e ci consente di essere elastici, biodinamici; questo serve a ricostruire lo zigomo, in 2 minuti o 5, non di più e poi… Che bel risultato!
Per la linea mandibolare, invece, è un po’ diverso: qui dobbiamo tirare un po’ verso l’alto, ricostituire, vedete, questa linea e questo si fa con dei fili e con l’aggiunta di un filler; questo funziona molto bene, non è doloroso, non è invasivo e fa parte di quelle piccole manovre di medicina estetica che un po’ tutti noi dovremmo proporre, soprattutto in un momento in cui siamo usciti da un periodo veramente difficile e dobbiamo ricostruire noi stessi.
Ricordatevi: riportare fuori la bellezza che è in noi, riportare fuori ciò che di bello abbiamo dentro; le emozioni, soprattutto, i sentimenti, il linguaggio, la dialettica, il potersi riguardare in faccia.
Vi auguro una serena giornata e spero di incontrarvi presto.
A presto!