Amici buongiorno. È un po’ che non ci si sente, i tempi sono quelli che sono e tutto è molto difficile, ma con le opportune protezioni, con l’opportuna conoscenza della legge e con lo studio attento delle numerose norme che vengono fuori in questo periodo, noi andiamo avanti fiduciosi.

Parliamo oggi di qualcosa di estremamente importante, che spesso viene trascurato perché ci sembra che sia normale così: mi riferisco alle mani e alle braccia.

Le mani rappresentano un segno importante d’età: noi diciamo sempre che per capire l’età di una donna bisogna guardarle le mani, perché fino a non tanto tempo fa si riusciva a fare un po’ di tutto su tutto il corpo ma non sulle mani; oggi non è più così perché le mani possono essere oggetto di numerose attenzioni da parte del medico estetico e del chirurgo plastico e io stesso ne tratto molte di più di quanto facessi pochi anni fa.

Cosa si può fare? Innanzitutto si parte con le cosiddette vitamine, che vitamine non sono per la verità, ma che vengono chiamante, nell’accezione comune, “vitamine”. Dunque le mani si idratano, si rendono più toniche, più soffici con 3-4 sedute di vitamine, anzi, di ridensificazione (per essere più corretti), una volta ogni 15/20 giorni.

Passiamo poi al riempimento. Le mani si possono riempire, perché delle volte quelle scarne, quelle che hanno lavorato, che sono state a contatto con sostanze dannose o che hanno preso tanto sole, hanno due tipi di difetti: le macchie e il vuoto tra un tendine e l’altro. Le mani scarne si riempiono molto bene con degli acidi ialuronici, cosiddetti “biodinamici”, ovvero che mantengono l’elasticità delle mani, mentre le macchie si levano con dei peelings appropriati.

Ecco che, grazie a questo, la mano anziana, la mano senescente, in pochissimo tempo torna a essere una mano normale.

Invece cosa possiamo fare per le braccia? Le braccia, che sono spesso “a bandiera”, rappresentano un punto veramente debole della donna, soprattutto quando si vogliono continuare a mettere quelle magliette giromanica o quegli abiti da sera eleganti che, ahimè, lasciano intravedere le braccia un po’ mal ridotte. Purtroppo in questo caso il rimedio è solo chirurgico: prima si comincia a fare un po’ di ridensificazione, a fare le vitamine anche sulle braccia, ma grossissimi risultati non se ne raggiungono, neanche con i fili, che sono ancora più drastici. E allora ecco che si fa l’intervento chirurgico che purtroppo, come fatto sconveniente, ha quello di lasciare una lunga cicatrice sul retro delle braccia: si porta via tutta la parte cutaneo-adiposa e poi si risutura lasciando un’unica linea.

Voi vi chiederete: sono meglio le braccia sbrindellate o è meglio la cicatrice lineare? Io non so rispondere ma certamente è un intervento impegnativo, difficile, bisogna saperlo fare e lo si fa regolarmente, ma bisogna essere molto chiari con la paziente e spiegare che la cicatrice purtroppo si vedrà, anche se sarà prevalentemente posteriore, quindi diciamo che l’effetto è comunque piacevole.

Per oggi direi che ci fermiamo qui e vi do già da ora appuntamento per la prossima volta, sperando che sia una prossima volta più serena, più carina, priva di tutti questi orpelli della mascherina e di tutte le cose che in questo momento ci danno fastidio ma che sono veramente molto utili per tutti quanti noi.
Arrivederci e mi raccomando: buona salute a tutti!