Al Teoxane Event for SIME presentati i risultati della ricerca svolta fra le 18-35enni: per le labbra i top 3 desiderata sono volume, definizione e naturalezza, per un risultato in armonia con i tratti del viso. Dai relatori focus sulle tecniche per un ritocco armonico e senza eccessi, in cui la professionalità del medico e la scelta dell’iniettabile giusto sono la chiave per preservare espressività e dinamicità delle labbra, in tutta sicurezza

Per le donne Millennial e della Gen Z i filler labbra sono ormai sdoganati, a patto però che il risultato sia naturale. Per le più giovani questa è una procedura che rappresenta un modo per prendersi cura di sé e valorizzare le proprie caratteristiche individuali, senza eccessi. È quanto emerge dal Global Lip Filler Research Report che Teoxane Italia presenta al 42° congresso SIME, che ritorna in presenza per la sua 42° edizione che si terrà a Roma dal 16 al 18 luglio.
Teoxane, l’azienda di Ginevra specializzata negli iniettabili a base di acido ialuronico, ha condotto il sondaggio su un campione internazionale di 18-35enni . Per quanto riguarda le intervistate italiane, è emerso che ciò vogliono le Millennial e Gen Z-ers per le labbra è aumentare il volume (48% delle risposte), ridefinire il contorno (46%) e preservare l’espressività (39%).
«Fenomeni di emulazione delle celebrità o eccessi come le cosiddette “russian lips”, gonfie e sproporzionate, sono rari fra le pazienti italiane ed europee – conferma il Prof. Giuseppe Sito, chirurgo estetico –. Le più giovani, in particolare, chiedono in genere labbra più piene ed evidenti, ma mai innaturali, sempre in armonia con i tratti del viso. E oggi può anche capitare di ricevere la richiesta di ridimensionare lavori precedenti, giudicati eccessivi».
Infatti, più che le dimensioni, sono le proporzioni il segreto di un risultato soddisfacente, prosegue sempre il Prof. Sito: «Non dobbiamo dimenticare che in anatomia il labbro inferiore è sempre all’incirca una volta e mezzo più grande del superiore, e non viceversa. Una misura che si avvicina alla famosa “proporzione aurea” che consapevolmente o inconsapevolmente siamo portati ad associare all’idea del bello». Labbra “da selfie” sì, insomma, ma mai artificiali o standardizzate. E per raggiungere questo obiettivo la differenza la fa il medico estetico che, con la sua sensibilità ed esperienza, può ottenere grandi risultati con piccole correzioni.

Un uso accorto dei filler a base di acido ialuronico dà la possibilità di intervenire su una grande varietà di inestetismi per un risultato personalizzato. «È possibile ridisegnare l’arco di Cupido, ridefinire i contorni ed il filtro labiale e donare alle labbra un aspetto più giovane ed attraente – spiega la Dott.ssa Patrizia Piersini, medico estetico a Torino – Inoltre non tutti sanno che si può intervenire anche sul cosiddetto “sorriso gengivale”, riducendo l’esposizione della gengiva e rendendolo più simmetrico quando necessario». Il trattamento avviene attraverso due piccole iniezioni, è molto veloce e quasi indolore; l’effetto è immediato e dura oltre un anno. «In questi casi la scelta del giusto prodotto è molto importante – sottolinea Piersini –. I filler dinamici preservano la mimica, non si percepiscono al tatto e si integrano perfettamente nei tessuti, così da dare quel risultato naturale che tutte le pazienti ricercano».

I filler sono utilizzati anche per correggere alcuni inestetismi che si accentuano con il passare del tempo, spiega la Dott.ssa Raffaella Sommariva, specialista in chirurgia plastica e ricostruttiva a Genova: «Possiamo correggere le rughe verticali perilabiali, tipiche della donna e principalmente dovute al fumo e al troppo sole, e anche la sproporzione in altezza tra vermiglio e labbro bianco, che aumenta con l’età a scapito del labbro rosso». Tutte queste correzioni prevedono l’uso di filler dinamici in diversa formulazione, senza dimenticare che per le rughe labiali, sottolinea la dottoressa, «prima del filler è fondamentale procedere con una ridensificazione dinamica».
Il tutto sempre rispettando le proporzioni del viso, in particolare quelle del mento: può quindi essere necessario intervenire anche su quest’area (sempre con i filler, ma con tecniche specifiche) allo scopo di migliorare la proiezione dei tessuti molli.

Infine, a richiamare l’attenzione su ciò che può andare storto dopo un trattamento filler labbra è la Dott.ssa Paola Molinari, medico specialista in chirurgia a Modena: «La medicina estetica è una scienza e come tale non ammette improvvisazione – sottolinea –. Anche un trattamento apparentemente semplice, se eseguito male, può dare problemi. Il rischio principale è di esagerare stravolgendo l’armonia del viso. I tipici errori dovuti a mani inesperte che cercano un facile “effetto selfie” sono le cosiddette “labbra da joker”, cioè allungate ai lati, o le “labbra a becco”, cioè proiettate in fuori».
Non meno importante è l’aspetto della sicurezza: la zona delle labbra è molto vascolarizzata e quindi potenzialmente soggetta a rischi locali o a distanza, come ischemia e necrosi. «Sono complicanze rare, ma solo un medico è in grado di riconoscerle e risolverle – conclude Molinari –. Per questo è fondamentale che i trattamenti siano praticati in ambiente ambulatoriale da medici specializzati e dall’esperienza riconosciuta».

Si ricorda che, in occasione del Congresso SIME 202, Teoxane Italia terrà due eventi formativi con la presenza di speaker italiani e internazionali.