Accade, salvo le tante variabili individuali, intorno ai trent’anni: rallentando il metabolismo e il ricambio delle cellule, nello strato più profondo della pelle diminuisce la produzione di collagene ed elastina, le fibre di sostegno. Il risultato è una pelle progressivamente più sottile, asfittica, segnata dalle rughe.
Per ringiovanire il volto e mantenerlo tale per 4-10 mesi vengono in aiuto i filler riassorbibili. Duttili, versatili, sempre più tecnologici e sicuri, si prestano ad un’infinità di ritocchi: con semplici microinfiltrazioni di sostanze e formulazioni più o meno fluide, infatti, si possono spianare le rughe, dare volume agli zigomi, ridisegnare il contorno mandibolare, restituire volume alle labbra attraverso i filler.
Gli effetti collaterali post seduta sono molto lievi: rossore e un po’ di gonfiore che si riassorbono nel giro di poche ore e di rado un piccolo ematoma, che scompare nel giro di 2-3 giorni circa.
Tra i filler labbra riassorbibili (unanimemente consigliati rispetto a quelli non riassorbibili, che invece non si integrano con i tessuti e con il tempo possono creare danni irreversibili) primeggiano l’acido ialuronico e il collagene, in diverse formulazioni e declinazioni, ma negli ultimi anni sono comparsi altri materiali, come l’acido polilattico, dalle interessanti peculiarità.
L’acido ialuronico è un polisaccaride, una sostanza zuccherina di origine naturale, che è presente in tutto lo spessore della pelle: quello utilizzato in medicina estetica è sintetizzato in laboratorio e ne rappresenta una perfetta riproduzione.
Una volta iniettato, l’acido ialuronico in versione fluida, oltre a riempire la ruga, idrata il derma e stimola i fibroblasti a produrre più collagene ed elastina, migliorando la qualità dei tessuti. È utilizzato prevalentemente per attenuare le rughe ai lati del naso, sulla fronte, tra le sopracciglia, ma anche per aumentare il volume delle labbra.
Nella versione reticolata, l’acido ialuronico è utilizzato per la correzione della forma e dei volumi del viso, come mento piccolo e/o sfuggente, zigomi inesistenti, cedimenti del contorno mandibolare, o per alzare il sopracciglio e “aprire” di conseguenza lo sguardo. L’effetto dura mediamente dai 3 agli 8-10 mesi nella versione crosslinkata, poi va ritoccato.
Da settembre 2007 è disponibile anche un nuovo filler, sempre a base di acido ialuronico specifico, per il body shaping. Può essere utilizzato per modellare e sollevare i glutei, per valorizzare i polpacci, per riempire i vuoti lasciati dalla liposuzione o le cicatrici causate da traumi o interventi chirurgici, per aumentare i pettorali nell’uomo e di una taglia il volume del seno nella donna. L’effetto dura dai 12 ai 18 mesi.
COLLAGENE BOVINO
È ipercollaudato (da più di 20 anni) e sostenuto da oltre 300 ricerche scientifiche. Essendo di origine animale, a differenza dell’acido ialuronico richiede un test preventivo (una prima prova, poi un richiamo dopo un mese) per escludere eventuali allergie. Garantisce buoni risultati su rughe di varia profondità, in particolare zampe di gallina, rughe nasolabiali, delle guance e del contorno labbra. Inoltre, con un effetto molto naturale aumenta il volume delle labbra. Anche il collagene, come l’acido ialuronico, è biocompatile (si riassorbe): l’effetto dura, in media, 4 mesi, ma molto dipende dalla zona trattata, dallo spessore della cute e dalla mimica facciale.
COLLAGENE PORCINO
Il filler iniettabile a base di collagene porcino, reticolato mediante la tecnologia brevettata Glymatrix con l’utilizzo di uno zucchero naturale, il D-ribosio, è indicato per la correzione di rughe e linee del viso e per la ridefinizione delle labbra e per tutti i difetti del volto, soprattutto lineari. Davvero straordinario il suo uso nelle labbra ove assicura una ridefinizione, proprio lì dove si mette di solito la matita e con una durata decisamente superiore a quella degli altri filler. A differenza di quello bovino, non richiede test allergici preliminari, perché è più simile al collagene naturalmente prodotto dall’organismo. Anche la durata è maggiore: arriva fino a 12 mesi circa.
ACIDO POLILATTICO
È un bioristrutturante di sintesi, utilizzato per le rughe profonde (per esempio quelle ai lati della bocca) e per riempire l’ipotrofia adiposa, ossia le depressioni del viso, come le guance “svuotate”. Oltre a ripristinare i volumi che hanno ceduto, migliora la qualità dell’epidermide perché stimola la produzione di nuovo collagene e rivitalizza, di conseguenza, l’intera zona del viso trattato. L’effetto, però, non è immediato, perché è necessario aspettare che i tessuti formino il nuovo collagene: per questo il trattamento richiede almeno due sedute, a distanza di 20 giorni l’una dall’altra. L’acido polilattico è una sostanza biocompatibile, riassorbibile (dura da 9 a 13 mesi) e non provoca allergie: per questo i test cutanei preliminari non sono necessari. A maggior ragione rispetto ad altri filler labbra, va però iniettato da mani esperte, perché può causare granulomi e noduli.
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