Danni al viso per le mascherine. Raddoppiati gli interventi estetici
La Società di chirurgia plastica: a Napoli richieste dalle sedicenni alle over 40
Zigomi più alti, una fronte spianata, niente zampe di gallina. L’estetica, ai tempi dell’emergenza Covid, passa attraverso nuove strategie e sono in aumento — alle porte dell’estate — le richieste di ritocchini per riequilibrare visi a lungo celati dalle mascherine.
Alcune signore lamentano danni determinati dal prolungato uso dei filtri anti Covid, altre immaginano le difficoltà di una abbronzature a strisce, altre ancora vogliono solo riprendersi la ribalta e tornare a vivere con entusiasmo.
Di certo i dati rilevati dalla Società italiana di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica, evidenziano che dopo il lockdown è salita di circa il 50 per cento la richiesta degli interventi soprattutto per gli effetti (presunti) dovuti all’uso della mascherina. A Napoli si segnala un incremento del ricorso a pratiche mini invasive di medicina estetica, come filler e procedure per il ringiovanimento, anche da parte di ragazze tra i 16 e i 18 anni oltre che di over 40. Suggestionate dai modelli proposti dalle influencer, che spopolano in rete, chiedono anche interventi sui glutei da realizzare con protesi o con grasso e infiltrazioni di acido ialuronico. Restano alte le quotazioni della mastoplastica additiva: un seno più grande , secondo la Sicpre, è il desiderio di tutte, o quasi. Di certo c’è un picco di richieste superiore del 15-20 per cento rispetto allo scorso anno. In aumento anche la richiesta di trattamenti di epilazione definitiva con laser e luce pulsata.
«Le ultime novità nell’ambito dei trattamenti con tecniche mini invasive – spiega Francesco D’Andrea, presidente Sicpre – sono rappresentate dalle metodiche biologiche rigenerative, che vanno a sostituire l’uso di farmaci e sostanze di origine sintetica. Si tratta di tecnologie avanzate che sfruttano la capacità rigenerativa di aggregati cellulari, prelevati dallo stesso paziente e reiniettati, per riparare tessuti danneggiati o invecchiati».
Giuseppe Sito, che a Napoli ha organizzato in due diverse fasi il 33esimo stage di medicina estetica — un appuntamento si è appena concluso, l’altro è fissato per settembre — ricorda che le mascherine non provocano danni permanenti. «Poggiano sui tessuti molli e non creano alcun problema al viso. Tuttavia — rileva — le donne sono effettivamente al centro di richieste più significative rispetto a quelle dello scorso anno. È la reazione al disagio per i mesi di clausura forzata, di depressione per essere rimaste lontano dal lavoro, il segno della voglia di tornare a vivere con pienezza. Le più decise sono le 35/40enni che vogliono tornare alla vita normale con un viso riposato, più giovane e fresco. Mini interventi preestivi per mostrarsi con e senza mascherina».
Intanto, chirurgia e punturine a parte, sono in ascesa le richieste di cosmetici waterproof, di ombretti che enfatizzano lo sguardo e di rossetti che non trasferiscono il colore sulle mascherine. Insomma, se la bocca va tenuta coperta e gli occhi in primo piano tanto vale organizzarsi. Non è un caso se Clio Zammateo — la regina della cosmetica sul web — ha riaperto il suo temporary store a Napoli dopo il lockdown. Fila all’ingresso del negozio color pesca, rilevatori di temperatura e buona parte dei rossetti a prova di fase 3 esauriti da tempo.