Durante la stagione estiva, quando a causa della temperatura elevata esponiamo la nostra pelle a noi stessi e agli altri, è frequente notare piccole “macchie”, nei di cui non ricordavamo l’esistenza o cambiamenti in quelli preesistenti.
Spesso se ne parla in spiaggia con amici e familiari, e dopo aver esaminato con maggiore attenzione la propria pelle, i discorsi si concludono quasi sempre così: Appena rientro dalle ferie devo consultare il mio dermatologo!!!
Una volta rientrati, però, riprende l’attività frenetica, le temperature cambiano e i dubbi ed i buoni propositi vengono “sepolti” dagli abiti invernali.
Non dimentichiamo tutto quello che abbiamo visto sulla nostra pelle durante la stagione estiva! Il melanoma è un tumore maligno che origina dal melanocita, cellula della cute che è preposta alla sintesi della melanina. L’età di incidenza massima va da 35 ai 65 anni e colpisce entrambi i sessi in uguale misura prediligendo il tronco nell’uomo e il viso e le gambe nella donna.
È 17 volte più frequente nei soggetti con pelle chiara e nel 5% dei casi si presenta con lesioni multiple. Tra i fattori di rischio il più importante è sicuramente l’esposizione ai raggi ultravioletti, siano essi naturali come il sole o artificiali (lampade abbronzanti) sempre più richieste dai giovani!
Cosa fare allora? La risposta è una sola: la PREVENZIONE!
Riguardo all’esposizione solare sono preferibili le prime ore della mattina e quelle del tardo pomeriggio, quando i raggi UV sono filtrati più efficacemente dall’atmosfera. In questo modo si può ottenere un’abbronzatura graduale nel rispetto dell’equilibrio della pelle.
Ma ora che l’estate è finita cosa fare? La risposta è una sola: IL CONTROLLO!
Il primo step è sicuramente l’AUTOESAME. Pochi e semplici consigli possono aiutarci nella gestione del problema. La regola che senz’altro tutti conosciamo, seppur con i suoi limiti, è la regola dell’ABCDE o alfabeto della pelle.
- A come ASIMMETRIA: quando un nevo è asimmetrico o lo diviene, ovvero quando una metà non corrisponde all’altra
- B come BORDI: quando i bordi sono irregolari, frastagliati e tali da ricordare una carta geografica, mal delimitati.
- C come COLORE: quando si nota una variazione del colore originario con la comparsa di sfumature nerastre, grigie, blu o rossastre (colore variegato).
- D come DIMENSIONE: quando le dimensioni superano i 6 mm di diametro.
- E come EVOLUTIVITA’: quando, nell’arco di poche settimane o mesi si verificano modificazioni nella forma, nel colore, nelle dimensioni del nevo, quando diviene rilevato e palpabile oppure quando sanguina spontaneamente.
Sebbene questa regola possa aiutare ha un limite! L’accuratezza diagnostica è pari al 50% e ciò significa che su 100 melanomi ne riesce ad identificare solo 50. Per i motivi su indicati è strettamente consigliata una visita dermatologica una volta l’anno per tutti i soggetti con l’intento di identificare anche quelle lesioni a rischio di trasformazione e rimuoverle ancor prima chi si trasformino in franchi melanomi.
Grazie infatti alla dermatoscopia e alla videodermatoscopia oggi è possibile riconoscere lesioni atipiche e melanomi in stadio iniziale la cui rimozione consente la risoluzione completa del problema. Trasformiamo la medicina curativa in medicina preventiva… insieme!!!
A cura del Dr. Giovanni Montesarchio
Specialista in Dermatologia