Ritocchi di primavera

In inverno, il viso si trucca (per mimetizzare pallore e rughe da stress) e il corpo si copre (rimuovendo complessi e disagi da cuscinetti & C).
Ma è, di solito, la primavera a presentare… il conto!! Segni del tempo e cedimenti sembrano più evidenti che mai, mentre incombe la scontata (ma inevitabile) “prova-bikini”. È il momento giusto del restyling.

Più luce al viso
Pelle spenta, opaca e segnata? Per ringiovanirla, c’è Jet Peel 3, una tecnica innovativa, ispirata… al mondo dell’aviazione. Lo specialista applica sulle zone interessate un manipolo, che libera una miscela bi-fasica di ossigeno e soluzione salina a velocità supersonica (200 m/secondo). La fuoriuscita di microgoccioline effettua una leggera microdermoabrasione dei tessuti. Oltre a eliminare gli strati superficiali ispessiti, questo “getto” può veicolare anche altre sostanze (omeopatiche, vitamine, aminoacidi) per trattamenti ad hoc. Consigliato un ciclo di 4-6 sedute.

Via i segni del tempo
Rughe in vista? Due opzioni. La prima, decisamente soft, punta sull’ormai nota tossina botulinica. Non riempie le rughe in pochi istanti come un filler, ma le cancella dopo 5-14 giorni. Iniettata in piccolissime dosi all’estremità dei muscoli interessati, ne inibisce, infatti, la contrazione. Ideale per spianare la fronte, levigare il contorno occhi, rialzare gli zigomi, quando il sopracciglio cede e tende a coprire un po’ l’occhio: in questo modo si dà più forza all’elevatore e lo sguardo si apre. Il risultato dura circa 4-6 mesi, ma si può prolungare, dopo diverse applicazioni. Assai rari gli effetti collaterali. Solo se l’infiltrazione è eseguita in modo poco corretto, possono verificarsi emicranie e asimmetrie del viso, con ptosi (caduta) della palpebra. Tutti problemi destinati, comunque, a scomparire nel giro di 2/3 settimane.

Sguardo giovane
Alle rughe, si aggiungono borse e gonfiori? L’alternativa chirurgica per ringiovanire lo sguardo è la blefaroplastica. Eseguita ambulatorialmente o in day hospital, richiede anestesia locale e/o sedazione. Dopo aver inciso in corrispondenza della piega naturale della palpebra superiore e/o sotto la linea delle ciglia nella palpebra inferiore, il chirurgo rimuove pelle e grasso in eccesso, effettuando poi sottilissimi punti di sutura. L’unica conseguenza è un leggero dolore post-operatorio. Ematomi e sensibilità alla luce possono perdurare una o due settimane. Il gonfiore scomparirà progressivamente in una quindicina di giorni. Non appena rimossi i punti di sutura, ci si può truccare. E indossare le lenti a contatto dopo 7-10 giorni. Le cicatrici scompaiono nel giro di qualche settimana.

Rimodella la silhouette
Perdita di tono dei tessuti? Niente panico. Si può puntare sul Thermage, un apparecchio a radiofrequenza monopolare, che emette un flusso di calore controllato, stimolando i fibroblasti a produrre collagene. Grazie a questa sollecitazione, le fibre “si accorciano”, la pelle “risale”, con un visibile effetto rassodante delle zone più a rischio del corpo, come interno braccia e cosce, addome, fianchi e ginocchia. Il tutto in 1 o 2 sedute. Cuscinetti localizzati? Basta cambiare le “punte” monouso del macchinario. Quelle denominate DC (Deep Contouring) agiscono sul connettivo e i setti fibrosi che avvolgono il grasso sottocutaneo, “ancorando” l’epidermide alle fasce muscolari ed eliminando anche i piccoli depositi adiposi superficiali. Persino la cellulite di vecchia data ha i giorni contati, grazie al Thermage. Merito delle punte CL (Cellulite Laxity). Nel regolare la distribuzione ottimale dell’energia termica nei tessuti, favoriscono la ricostituzione del collagene, migliorano la microcircolazione e il metabolismo cellulare, riducendo il ristagno di liquidi, tipico della pelle a buccia d’arancia.