Invecchiamento delle mani: un nuovo importante rimedio

Se vuoi conoscere l’età di una donna, allora guardale le mani.

Recitava così un vecchio detto, vecchio ma sempre più attuale visto che è passata da tempo l’epoca in cui le mani si portavano nascoste da sottili guanti ricamati e vengono invece esposte per necessità, sempre più spesso.

Fermiamoci un attimo a riflettere su quanto sono utili le mani, un organo che per noi, abituati ad adoperarle e a trasmettere attraverso di esse anche emozioni, neanche più controlliamo o spesso guardiamo nel loro muoversi incessantemente in modo quasi automatico.

Le mani, tenere e levigate, nell’età giovanile, cominciano poi, pian piano a mostrare i segni dell’età: fissurazioni, pigmentazioni, rughe o, peggio del peggio, scarne, prive di quel soffice cuscinetto formato da derma e sottocute, che ci accompagna per larga parte della vita. Ed ecco che all’improvviso le nostre belle mani, di cui siamo sempre stati orgogliosi, si rinsecchiscono, mostrano sempre più evidenti, i segni dell’età.

La colpa? Certamente il photoaging, certamente l’uso di detersivi o saponi privi di tensioattivi, l’aggressività dei detergenti chimici e non ultimi, la mancanza di un adeguato numero di ghiandole sebacee e la scarsità di fattori di idratazione naturali. Ed ecco venirci in aiuto la chimica, quella buona, quella che da sempre si dedica con competenza al ringiovanimento di aree marcate del nostro corpo.

E ci riferiamo alla Merz, azienda leader nel settore dei filler che dopo uno studio, così detto randomizzato, ovvero condotto su di un ampio campione di donne di varia estrazione, esattamente 100, condotto per tre mesi, ha ottenuto l’estensione della approvazione da parte della FDA, massimo organismo americano per la salvaguardia della salute dei cittadini, di un suo filler, una sostanza cioè che serve per colmare i difetti soprattutto del volto, all’uso per il ringiovanimento delle mani.

Il filler in questione è la calcioidrossiapatite (Radiesse®), filler dalle elevate qualità di ringiovanimento del volto, oggi adoperato anche nelle mani. La metodica ha poi una ulteriore elevata attività, se adoperata in sinergia con il PRP, ovvero con il plasma arricchito di piastrine. E allora che dirci? Stringiamoci la mano!