Un filler, perché? La necessità di Non Invecchiare

Tutti noi invecchiamo e tutti in modo diverso. C’è chi sviluppa rughe più o meno profonde, chi invece perde volumi e chi vede crollare i proprii tessuti spinti dall’inesorabile progredire del tempo.

Ed allora ecco che si ricorre a mezzi più o meno utili per “arrestare” o “rallentare” questo processo. E così si acquistano creme dalle mirabolanti promesse, si comincia a correre al mattino convinti che il footing possa far miracoli, anche se si è in netto sovrappeso e le giunture scricchiolano e ci si dimentica invece dei mezzi più efficaci per migliorare il nostro biglietto da visita, ovvero il volto.


anti aging

Oggi, se non si vuol ricorrere al bisturi [l’effetto di un lifting chirurgico è ineguagliabile in quanto a durata e risultato!] abbiamo mezzi soft, in grado di correggere con efficacia i difetti del volto.

Ci si riferisce in particolare al lifting liquido, ovvero alla capacità di molte sostanze, tutte innocue e tutte riassorbibili, capace di ottenere un effetto lifting, solo con un’iniezione.

Prime fra tutte sono i filler, sostanze per lo più a base di acido ialuronico, in varie formulazioni, impiantate ormai in molti milioni di donne al mondo, in grado di correggere rughe o più ampi difetti del volto, anche in una sola sessione; unico” difetto “ se così si può dire, dell’acido ialuronico, è la sua durata, anche se con gli opportuni ritocchi, si riesce ormai agevolmente a superare l’anno.

Se poi si vuole ottenere un effetto molto più duratiro, allora è il caso di ricorrere al cosiddetto Radiesse, molecola a base di calcio idrossi apatite, il costituente fondamentale delle nostre ossa, in grado di modellare zigomi, guance, mento e tutte le aree più vaste ove il tempo ha consumato il cuscinetto adiposo.

I filler oggi, sono davvero in grado di modificare migliorandole, tutte le aree del nostro viso più sciupate e trasformare le guance più scavate in gote paffutelle! Ma se si vuole ottenere un processo di rivitalizzazione importante con un visibile ringiovanimento del volto, ecco la biorivitalizzazione ed il PRP.

La biorivitalizzazione si esegue con tre-quattro sedute in cui si iniettano acidi ialuronici più liquidi o aminoacidi o ancora altre sostanze in grado di riformare la matrice collagenica ed il PRP, plasma ricco di piastrine, sfrutta invece i fattori di crescita presenti nella frazione piastrinica del nostro sangue.

A queste metodiche si aggiunge naturalmente la tossina botulinica, che presente sul mercato in tre formulazioni diverse, consente di ottenere un ringiovanimento che nessun’altra sostanza può dare. Insomma oggi invecchia solo chi vuol davvero invecchiare!