La cellulite le cugine d’oltralpe la chiamano “capiton”, come l’imbottitura trapuntata tipica di alcuni divani e poltrone (chiare analogie con l’italiano pelle a materasso).
Le inglesi, invece, sfruttano le simbologie alimentari e si riferiscono a lei come cottage-cheese skin, pelle simile a ricotta, un po’ come l’italico buccia d’arancia.
Comunque sia: pannicolopatia edemato-fibrosclerotica, meglio conosciuta come cellulite.
Ovvero l’alterazione-inestetismo che, nonostante i tentativi di minimizzazione, rimane il chiodo fisso per molte donne.
Oggi il panorama dei trattamenti medico-estetici soft per contrastarla con effetti visibili è piuttosto variegato.
Tra le novità hi-tech c’è ICOONE, che sfrutta una particolare tecnologia brevettata (Roboderm) per trattare in modo specifico la moltitudine di micro vacuoli che compongono il tessuto connettivo, intervenendo così non solo sugli inestetismi della cellulite, ma anche sulle adiposità localizzate e permettendo di raggiungere nello stesso tempo una buona tonificazione.
Il sistema funziona da massaggio multidimensionale (la pelle riceve ad ogni passaggio 1180 micro stimolazioni per decimetro quadrato), che aumenta il flusso sanguigno microcircolatorio e linfatico, stimola la lipolisi e contrasta il rilassamento cutaneo, apportando miglioramenti fin dalla prima seduta.
Il trattamento completo prevede una prima fase (Robotwins) in cui il passaggio simmetrico di due manipoli attiva per circa 20 minuti un’azione drenante.
Si prosegue con 10 minuti di “programma focus” durante il quale un solo manipolo agisce su distretti locali con inestetismi accentuati: coulotte de cheval, interno coscia, glutei, addome, braccia o altre zone del corpo che presentano cellulite e/o accumuli di adipe e rilassamento cutaneo.
Gli effetti: già dopo 5 sedute il tessuto riprende elasticità, compattezza e tonicità. In più, si nota una riduzione delle masse cellulitiche e/o adipose. Un ciclo completo prevede da 10 a 15 sedute con cadenza bisettimanale.
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